Ufo
I Teatri soffiatiUfo mescolate le lettere diventa “fou”, pazzesco nella lingua francese. “Ufo” è il titolo del nuovo spettacolo della compagnia I Teatri Soffiati in scena a Bolzano venerdì 13 giugno 2014 alle ore 21.30 allo spazio “Babylon OPEN Atelier” all’interno del Festival C.R.A.T.E.R.E. In scena Alessio Kogoj, Silbrino e tanti altri come in un rito delicatissimo danzano sul filo del gioco teatrale per dichiarare debolezza, spaesamento.
La storia di chi (tante storie raccolte che diventano una) ha fatto un passo di là ed è tornato. Ma non ci sono parole per raccontare, ci sono solo i corpi. Sensazioni ferite a braccio, a cuore, a pelle. Un unico corpo di segni è la scena, colmo della vita, abbagliato e sovravissuto. Le infinite possibilità della mente traslano miseramente l’universo. Nulla è a casa nel cosmo. Tracce sensibili di anomia. Ricerche di biografie nascoste, sole.
L’idea dello spettacolo nasce da esperienze ed incontri significativi, di inadeguatezza alla vita. La volontà è di approfondire i temi dell’anomia e della relazione con se stessi e con gli altri allargando il cerchio come se le tante storie raccolte diventassero una. Una storia come biografia unica in cui l’immaginario legato a diverse narrazioni e ricordi possa attraverso il teatro ed in particolare con la ricerca di “nuove” forme di linguaggio essere una lettura trasversale del fenomeno. Si trattano le sensazioni sulla scena e la loro complicata “messa in onda” attraverso la ricerca teatrale per tentare di avvicinarci a quel punto in cui la realtà assume le forme e i dettagli del disagio. Nella performance si usa la lente della poesia, il corpo trasformato, la luce, pochissime parole biascicate, l’azione soprattutto e musica. Difficile raccontare le sensazioni. Si proverà a fare teatro con l’intenzione di gettare luce sui territori oscuri che hanno bisogno di essere illuminati con tracce sensibili. Piacevoli moti del cuore e intollerabili metamorfosi dei sensi. In questa linea precaria si muove Ufo (oggetti volanti non identificati) anche se in questo caso gli “ufo” non sono oggetti, ma soggetti o meglio persone, sconfinate, perse, da ritrovare.
E’ in fase di preparazione un catalogo che raccoglierà frammenti della fase produttiva, ma soprattutto pensieri, storie, disegni, partiture musicali, foto e immagini originali sul tema. La raccolta è ancora aperta.
Una produzione “I Teatri Soffiati” con il sostegno di Provincia Autonoma di Trento, in collaborazione con Teatro Pratiko, Teatri di Silenzio, Festival Montagne Racconta, FTTeatri, Ottotipi Spaccio d’arte, Babylon OPEN Atelier.
Sulla scena Alessio Kogoj, Silbrino e tanti altri.