APOLIS
The city is no longer. We can leave the theater now.
Domenica 20 marzo 2016
Ore 18, Babylon OPEN atelier, via Macello 9a - Bolzano
Alberto Winterle, Turris Babel
Monika Weissensteiner, Fondazione Langer
Karl Tragust, Georg Hofer, "Afrika"
Stefano Lisci, "Bar Mario"
Biblioteca delle culture del mondo
"Macello" - Teatro dell'ospitalità
Ore 20, Macello, via Macello 18
JEMM Music Project in concerto
Dj set Cross culture di Raffael Virgadaula
Ai Piani di Bolzano il Babylon atelier è stato un laboratorio sulla città dal 2012, con mostre, presentazioni,
concerti, teatro. Inizialmente aperto per il progetto espositivo "Babylon" di Nazario Zambaldi, oltre che atelier d'artista è diventato luogo di immaginario condiviso.
Accogliendo studenti, altri artisti, cittadini partecipi e attivi ha inteso l'arte e la cultura come strumenti per innescare visioni, modificando in senso positivo la percezione degli spazi attraverso relazioni umane e narrazioni.
L'ultimo evento pubblico organizzato con l'associazione Teatro Pratiko domenica 20 marzo dalle 18 intitolato APOLIS
(con il sottotitolo "The city is no longer. We can leave the theater now", "La città non c'è più. Possiamo lasciare il teatro ora", citazione dall'architetto Rem Koolhas)
propone punti vista sul quartiere che divengono sguardo globale.
All'intervento di Alberto Winterle, direttore della rivista di architettura Turris Babel, segue quello di Monika Weissensteiner della Fondazione Langer sui "confini",
quindi Karl Tragust, che con il fotografo Georg Hofer ripercorre l'esperienza nata nel Dipartimento salute, politiche sociali e lavoro "residente" ai Piani e giunta sino ai luoghi di origine dei migranti africani.
Stefano Lisci racconterà la lavorazione del film "Bar Mario", realizzato nel quartiere, la Biblioteca delle culture del mondo curerà con Mauro di Vieste e Sabina BUssani uno spazio tematico,
infine il "Macello", impresa creativa con i giovani progetti residenti - teatrale di Quartz Teatro, artistico visivo di Elisa Grezzani, musicale di Phoniricrecords -
ospiterà a pochi metri dal "Babylon" la seconda parte della serata con il concerto del gruppo JEMM Music project - Jack Alemanno (drums), Emanuel Valentin (hang, gubal, percussions),
Max Castlunger (steel pan, flutes, percussions) and Marco Stagni (double bass, electric bass) - e dj set Cross culture di Raffael Virgadaula.
La serata sarà l'occasione per presentare il "Teatro dell'ospitalità" che Teatro Pratko ha inaugurato insieme a Quartz Teatro al centro di accoglienza per i rifugiati presso l'Hotel Alpi,
programmando anche l'apertura settimanale dello spazio "Macello" agli ospiti del vicino centro di accoglienza nelle ex caserme Gorio, come piccolo contributo alla creazione di ponti.
Il laboratorio iniziato con le scuole "Like a city. Live the mind, the city, the network", introduce quello che il Babylon atelier diventerà come "atelier diffuso":
costruzione di mappe condivise, che nelle umanità disperse e nell'isolamento dei nativi digitali, coglie la sfida per costruire nuove città - POLIS - alternative al modello dominante della città come centro commerciale.
Un'apertura nella stessa giornata di domenica su questo progetto a venire il collegamento in Grecia a Patrasso
con l'evento teatrale comunitario in piazza "awakening - αφύπνιση" organizzato dal teatro regionale insieme ai rifugiati, inaugurando la collaborazione per il progetto POLIS, per una primavera senza confini.
Organizzazione: Teatro Pratiko associazione culturale - Babylon atelier - Macello
+39 329 6768999
info@metaart.it
A cura di Nazario Zambaldi
Photo di Ivo Corrà
Ore 18, Babylon OPEN atelier, via Macello 9a - Bolzano
Alberto Winterle, Turris Babel
Monika Weissensteiner, Fondazione Langer
Karl Tragust, Georg Hofer, "Afrika"
Stefano Lisci, "Bar Mario"
Biblioteca delle culture del mondo
"Macello" - Teatro dell'ospitalità
Ore 20, Macello, via Macello 18
JEMM Music Project in concerto
Dj set Cross culture di Raffael Virgadaula
Ai Piani di Bolzano il Babylon atelier è stato un laboratorio sulla città dal 2012, con mostre, presentazioni,
concerti, teatro. Inizialmente aperto per il progetto espositivo "Babylon" di Nazario Zambaldi, oltre che atelier d'artista è diventato luogo di immaginario condiviso.
Accogliendo studenti, altri artisti, cittadini partecipi e attivi ha inteso l'arte e la cultura come strumenti per innescare visioni, modificando in senso positivo la percezione degli spazi attraverso relazioni umane e narrazioni.
L'ultimo evento pubblico organizzato con l'associazione Teatro Pratiko domenica 20 marzo dalle 18 intitolato APOLIS
(con il sottotitolo "The city is no longer. We can leave the theater now", "La città non c'è più. Possiamo lasciare il teatro ora", citazione dall'architetto Rem Koolhas)
propone punti vista sul quartiere che divengono sguardo globale.
All'intervento di Alberto Winterle, direttore della rivista di architettura Turris Babel, segue quello di Monika Weissensteiner della Fondazione Langer sui "confini",
quindi Karl Tragust, che con il fotografo Georg Hofer ripercorre l'esperienza nata nel Dipartimento salute, politiche sociali e lavoro "residente" ai Piani e giunta sino ai luoghi di origine dei migranti africani.
Stefano Lisci racconterà la lavorazione del film "Bar Mario", realizzato nel quartiere, la Biblioteca delle culture del mondo curerà con Mauro di Vieste e Sabina BUssani uno spazio tematico,
infine il "Macello", impresa creativa con i giovani progetti residenti - teatrale di Quartz Teatro, artistico visivo di Elisa Grezzani, musicale di Phoniricrecords -
ospiterà a pochi metri dal "Babylon" la seconda parte della serata con il concerto del gruppo JEMM Music project - Jack Alemanno (drums), Emanuel Valentin (hang, gubal, percussions),
Max Castlunger (steel pan, flutes, percussions) and Marco Stagni (double bass, electric bass) - e dj set Cross culture di Raffael Virgadaula.
La serata sarà l'occasione per presentare il "Teatro dell'ospitalità" che Teatro Pratko ha inaugurato insieme a Quartz Teatro al centro di accoglienza per i rifugiati presso l'Hotel Alpi,
programmando anche l'apertura settimanale dello spazio "Macello" agli ospiti del vicino centro di accoglienza nelle ex caserme Gorio, come piccolo contributo alla creazione di ponti.
Il laboratorio iniziato con le scuole "Like a city. Live the mind, the city, the network", introduce quello che il Babylon atelier diventerà come "atelier diffuso":
costruzione di mappe condivise, che nelle umanità disperse e nell'isolamento dei nativi digitali, coglie la sfida per costruire nuove città - POLIS - alternative al modello dominante della città come centro commerciale.
Un'apertura nella stessa giornata di domenica su questo progetto a venire il collegamento in Grecia a Patrasso
con l'evento teatrale comunitario in piazza "awakening - αφύπνιση" organizzato dal teatro regionale insieme ai rifugiati, inaugurando la collaborazione per il progetto POLIS, per una primavera senza confini.
Organizzazione: Teatro Pratiko associazione culturale - Babylon atelier - Macello
+39 329 6768999
info@metaart.it
A cura di Nazario Zambaldi
Photo di Ivo Corrà