MEDIAZIONE CREATIVA
a.s. 2003/04Obiettivo del percorso è maturare una consapevolezza "introduttiva" - premessa a possibili approfondimenti su base pluriennale - rispetto alle potenzialità di mediazione proprie ai linguaggi delle arti visive, del teatro (danza e musica). La pratica di tali linguaggi in chiave socializzante può contribuire ad abbattere barriere consolidate nelle attività didattiche. Con riferimento in particolare ai "bisogni educativi speciali" di alunni in rapporto al gruppo classe, una mediazione culturale intesa non solo come intercultura strictu sensu, bensì come mediazione offerta a una pluralità di soggetti portatori di differenze valorizzabili, acquista significato in rapporto a linguaggi raffinati ma immediatamente praticabili, sempre aperti al contributo originale di ognuno. Il percorso si distingue in due segmenti, o ambiti, uno dedicato alle arti visive, l'altro più specificamente al teatro. La collaborazione tra un'Associazione teatrale (Teatro Pratiko) e una che gestisce un centro museale dedicato all'arte contemporanea (Merano Arte), consente anche a questo livello una mediazione "interdisciplinare". I contenuti fanno riferimento per le arti visive alla "Pedagogia dell'arte" (Marco Dallari dell'Università di Trento) e alle sue possibilità di mediazione (Massimiliano Tarozzi, Docente presso l'Università di Trento), per il teatro al linguaggio non verbale (Emilio Frattini, Trento), alla danza contact-improvisation (Josu Lezameta, Merano), al "comico" (Claudia Contin, Pordenone), alla danza e musica popolari (Alessandro D'Alessandro, Bolzano), alla valenza psico-ludica dell'ombra e al teatro d'ombre (Nazario Zambaldi, Merano). La modalità di lavoro privilegiata è quella laboratoriale. Ogni segmento del percorso prevede cinque incontri di due ore e mezza ciascuno.
Marco Dallari, pedagogista, autore di numerosi testi di pedagogia e pedagogia dell'arte, direttore della collana "Art'è ragazzi", e della rivista di didattica dell'arte, è docente di Pedagogia all'Università di Trento e Direttore dell'indirizzo artistico della Scuola di Specializzazione all'Insegnamento Secondario di Rovereto.
Massimiliano Tarozzi, ricercatore presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento, è docente nell'insegnamento "Interculturalità" presso la S.S.I.S. di Rovereto (Pedagogia Generale e Sociale). Membro del comitato di redazione della rivista “Encyclopaideia”, diretta da Piero Bertolini, sin dalla sua fondazione (1997), di cui ha sempre curato la rubrica di informazioni e comunicazioni internazionali "Visioni dal mondo", presente su ogni numero della rivista.
Claudia Contin, detta Arlecchino, nel 1990 è co-fondatrice, con il regista Ferruccio Merisi, della Scuola Sperimentale dell'Attore di Pordenone, uno dei centri più rappresentativi di ricerche sulla Commedia dell'Arte, attenta a nuove proposte didattiche sull'arte dell'attore apprese e sperimentate nel corso di viaggi ed esplorazioni nei teatri e nei riti di tutto il mondo: India, Bali, Cina, Giappone, Europa, America Latina. Con il progetto pluriennale "Sciamano" integra questi percorsi interculturali insieme a persone diversamente abili.
Emilio Frattini, mimo, dal 1980 svolge attività professionistica nel campo teatrale, curando nelle scuole percorsi didattici "dall'idea alla messa in scena". Dal 1993 tiene corsi di drammatizzazione per operatori psichiatrici e pazienti psichici. Molteplici gli incarichi in qualità di esperto relatore di teatro e animazione, docenza di comunicazione non verbale ed espressione corporea, come molteplici gli spettacoli in questi anni di cui è autore attore.
Josu Lezameta, danzatore, formatosi inizialmente in Spagna, patria d'origine, risiede a Merano ove è tra i fondatori di Teatro Pratiko. Tra gli spettacoli in cui è autore attore si ricorda "Icarus" (2002). Cura laboratori teatrali nelle scuole (Teatroscuola) e corsi per ragazzi sul "Teatro di Strada". Conduce incontri di formazione in danza "contact-improvisation", basati sulla comunicazione corporea, non verbale.
Alessandro D'Alessandro, musicista, nato a Napoli, ha studiato chitarra, avvicinandosi ben presto alla musica etnica del Sud Italia, creando o partecipando a diverse formazioni musicali. Promotore culturale, tiene corsi e laboratori di danza e musica dal sud (Taranta e Tammuriata), per insegnanti, educatori, con ragazzi e bambini. Presiede l'Associazione "Musica, teatro e tradizione popolare" di Bolzano.
Nazario Zambaldi, artista visivo, dopo la Laurea in Lettere (Storia dell'Arte) e il Diploma all'Accademia di Belle Arti (Bologna), si specializza in Filosofia, Pedagogia, Psicologia, Letteratura, Arte. Curatore di progetti culturali e di numerosi laboratori che utilizzano l'arte per lo sviluppo espressivo e relazionale in scuole e agenzie, coordina il progetto didattico per Merano Arte, presiede Teatro Pratiko, è referente per le Arti Visive dell'Istituto Pedagogico della Provincia di Bolzano (gruppo LEA). Attualmente insegna Psicologia e Tecniche della Comunicazione e Relazione.