Hildegard la santa disubbidiente
Testo: Monica Trettel (Hildegard)
Musica dal vivo: musicista/i in dialogo con la santa
Tiziana Sottovia (nella parte di Amelia)
Ariel Trettel e Peter Burchia (nella parte dei cherubini)
Hilde 2012 con la collaborazione musicale della cantautrice Claudia Fofi
http://www.youtube.com/watch?v=S3ZtHMUqovg&feature=plcp
Produzione: Teatro Pratiko, associazione culturale
NoN CRATere festival con il contributo della Provincia di Bolzano e del Comune di Merano Assessorati alla Cultura
Hildegard von Bingen nasce a Bingen, nell’attuale Germania, nel 1098.
Fu profetessa, visionaria, filosofa, scienziata, poetessa, musicista (probabilmente la prima donna musicista della storia cristiana), medico e alchimista. Per l'epoca in cui è vissuta, Hildegard di Bingen è stata una monaca controcorrente, disubbidiente e anticonformista. Donna in un mondo di uomini, ebbe il coraggio di sfidare la comunità religiosa e politica maschile e seppe fronteggiare i potenti. A quarantatré anni ricevette l'ordine divino di divulgare il contenuto delle visioni che le apparivano fin da quando aveva cinque anni. Si dedicò allo studio dell’uomo e del cosmo, convinta che fra i due ci fosse uno stretto legame e che, come insegnava la sapienza medica dell’antichità, ci fosse corrispondenza fra le parti del corpo umano e l’universo, e che l’uomo fosse un universo in miniatura. Elaborò un sistema di cura considerando la salute dell’essere umano nella sua globalità psico‐ fisica, anticipando di secoli l’odierna medicina olistica. Ha lasciato libri profetici, una notevole quantità di lavori musicali e ricette mediche. Si tratta probabilmente dell’unica santa non anoressica della storia.
Perchè Hildegarda? Questa imponente figura di erudita, con le sue cure e le sue sinfonie, è riuscita ad arrivare fino ai giorni nostri. A differenza di molte sue “colleghe” Hildegard occupa ancora, dopo mille anni, un posto nel nostro quotidiano. Nominata “dottore della chiesa” pochi anni fa, è molto conosciuta al nord e nei paesi di lingua tedesca, dove ancora sono diffuse e utilizzate le sue ricette curative. La sua grande erudizione nelle arti mediche e la sua stessa esperienza di guida spirituale donna in un mondo di uomini, la portano ad una visione del mondo femminile che, pur non abdicando all’idea della donna‐madre, la considera in un’ottica quasi mitologica, definendola “vaso” dove si riversano tutte le forze dell’universo. E in lei ritroviamo il filo della saggezza che accomuna tutte le donne, dal nord al sud: quella di sapere, al di là delle proprie scelte di vita, di essere parte della natura.
Note di regia
Il testo si ispira alla vita e alla personalità di questa straordinaria figura femminile. Ho usato alcuni scritti originali e ho tracciato un breve schizzo della sua vita per rileggere, attraverso la sua sapienza, il nostro difficile momento storico. Ho immaginato Hildegard von Bingen alle prese con visioni del nostro presente; nella sua veste di profetessa e di grande erudita l’ho immaginata commentare i nostri tempi con ironia e provocazione, con saggezza e sdegno. L’ho immaginata mentre dibatte con Dio, con i suoi superiori e con gli imperatori; mentre opera miracoli, mentre parla di sesso e di politica.
Con la collaborazione musicale di Ariel Trettel e Peter Burchia, ho celebrato il suo grande amore per la musica, per la conoscenza e – soprattutto – per la “necessaria disubbidienza”.
Monica Trettel
Scheda tecnica
Lo spettacolo necessita di un ambiente raccolto e la possibilità di creare diversi spazi scenici. In una situazione ottimale il pubblico viene invitato a spostarsi da un ambiente ad un altro.
Luci
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piazzato bianco regolabile possibilità di collegare alcune lampade (parte della scenografia) a terra. eventuale possibilità di appendere un LED luminoso all’entrata della sala. prolunghe e ciabatte elettriche
Contatto:
TEATRO PRATIKO
via Cavour 1, 39012 Merano – info@metaart.it - +39 329 6768999