OUT/fuori
Un itinerario teatrale nell’esperienza basagliana
Bologna 25/26 febbraio 2009in collaborazione con DMS Dipartimento Musica e Spettacolo dell'Università di Bologna, Accademia di Belle Arti di Bologna, MAMbo-Museo d’Arte Moderna di Bologna, C.R.A.T. Centro Ricerca Artistica Teatrale, teatri di silenzio, VolterraTeatro, Teatro PraTIKo
http://www.muspe.unibo.it/soffitta/2009/teatro.htm
http://www.interscoobs.com/hgb.nazario/videoone21.html
25 febbraio, ore 17 e ore 18 • Accademia di Belle Arti
LA TORRE (STAGIONI)
26 febbraio, ore 14 • MAMbo-Museo d’Arte Moderna di Bologna
CI TOCCA... A VOLTE
OUT/fuori è un progetto che s’interroga su binomi quali apertura/chiusura, curiosità/paura, inclusione/esclusione, su concetti quali “controllo”, “strano” o “altro”, sulle modalità teatrali e artistiche per ri-creare ciò che la società e la quotidianità faticano a comprendere e mortificano. Il cuore del progetto è lo spettacolo La Luce di dentro. Viva Franco Basaglia di Giuliano Scabia in collaborazione con Claudio Misculin e l’Accademia della Follia che mette in scena la nascita di Marco Cavallo - simbolo dell’avventura basagliana - nel 1973, l’inizio della fine dei manicomi e l’avvio di un nuovo approccio alla cura psichiatrica. Come secondo esempio teatrale vedremo il Teatro Casa Basaglia a cura di Nazario Zambaldi presentarsi in due spettacoli-performance con un’accentuata impronta “pittorica”: La Torre (stagioni) e Ci tocca... a volte, non a caso il primo all’Accademia di Belle Arti e il secondo al MAMbo. Infine, la giornata di studi Teatro e Follia sarà un importante momento d’incontro tra artisti, psichiatri, utenti, teorici, teatranti e tutti gli altri, più o meno matti.
26 febbraio • ore 9.30-12.30; 15.30-18.30 • Laboratori DMS
TEATRO E FOLLIA
giornata di studi intervengono Jonny Costantino, Marco De Marinis, Peppe Dell’Acqua, Margherita Ferri, Valentina Giovanardi, Erika Manoni, Pier Nello Manoni, Massimo Marino, Claudio Misculin, Paolo Oss Noser, Cristina Pietrantonio, Paolo Pulli, Filippo Renda, Giuliano Scabia, Lorenzo Toresini, Nazario Zambaldi
coordina Tihana Maravic
Attraverso racconti diretti, questa giornata vuole essere un approfondimento e un confronto su differenti questioni e approcci che nascono dall’incontro tra teatro e follia. L’esperienza triestina sarà rappresentata dagli artisti Giuliano Scabia e Claudio Misculin e dallo psichiatra e direttore del Dipartimento di Salute Mentale di Trieste Peppe Dell’Acqua;analogamente quella meranese dall’artista Nazario Zambaldi e dallo psichiatra Lorenzo Toresini primario dei Servizi di Salute Mentale di Merano e direttore di Casa Basaglia di Sinigo; per la realtà bolognese lo psichiatra Filippo Renda, della Compagnia Arte e Salute di Bologna diretta da Nanni Garella. Un’esperienza organizzativa sarà quella raccontata da Paolo Oss Noser, presidente, e Cristina Pietrantonio, direttrice artistica, del Festival Pergine Spettacolo Aperto - l’arte di essere fuori con una sezione dedicata agli spazi e alla memoria storica dell’ex Ospedale Psichiatrico di Pergine. Massimo Marino, drammaturgo, saggista e critico, porterà un contributo di attualità teatrale, mentre una prospettiva storico-teatrale sarà fornita da Marco De Marinis.La giornata sarà arricchita da tre documenti video di provenienza extrateatrale che al teatro nuovamente ci riportano.
CODE DI LUCERTOLA, Valentina Giovanardi, 2008, 48’
Documentario-inchiesta sui metodi e gli abusi della psichiatria di oggi. Testi di Jonny Costantino. È veramente scomparso il manicomio? L’istituzione che l’ha sostituito è qualcos’altro o è solo il maquillage della vecchia galera per matti? Ancora oggi è possibile che un individuo venga strappato dalla propria quiete domestica e gettato a marcire, imbottito di farmaci, in qualche cantuccio materiato di disperazione e avulso dalla realtà. Un viaggio al termine di una notte maledettamente attuale, un viaggio che prende le mosse da questi interrogativi e si dispiega attraverso storie, volti, luoghi, corpi martoriati e ingabbiati.
GRAFFITI DELLA MENTE, Pier Nello Manoni e Erika Manoni, 2002, 20’
Il documentario affronta in termini evocativi e poetici la storia di un ammalato di mente, N.O.F. 4, come lui stesso si definisce, il quale durante la sua degenza nell’Ospedale Psichiatrico di Volterra, ha inciso - lungo 180 metri del muro del cortile del suo reparto - un poetico e delirante libro di pietra, tracciando, con la fibbia della sua divisa di “matto”, i contorni delle pagine che poi ha colmato con la sua personalissima scrittura. Il graffito è stato riconosciuto come uno dei più importanti esempi di Art Brut.
QUEL TRENO SPECIALE PER PECHINO, Margherita Ferri,
2007, 28’
Un cortometraggio, che documenta il viaggio di Marco Polo da Venezia a Pechino ripercorso da duecento persone tra utenti dei servizi di salute mentale, operatori del settore e familiari, segue da vicino il gruppo dell’Emilia Romagna grande animatore della settima carrozza del treno. Testimone: Paolo Pulli, socio ANPIS. Il progetto del viaggio è stato promosso dall’ANPIS (Associazione nazionale per l’integrazione sociale) e dal movimento “Le parole ritrovate” (gruppi auto mutuo aiuto), con il patrocinio del Ministero della Salute.
dallo spetta
TEATRO CASA BASAGLIA
a cura di Nazario Zambaldi
in collaborazione con Kira Cacco, Eva Maria Gstrein, Giovanna Lo Conte, Alessio Kogoj, Jutta Niederstätter, Josu Lezameta con Gianpietro Amadio, Stefano Bernardi, Marco Fasan, Franky Hölzner, Marlis Kuprian, Günther Kury, Liliane Lamprecht, Luciano e Giuseppe Loiacono, Oswald Pertramer, Felix Wallnöfer
Laboratorio teatrale di casa Basaglia a Sinigo presso Merano, diretto dal 2004 da Nazario Zambaldi. Il contesto, che tende all’attenuazione del disagio di pazienti psichiatrici, diviene occasione per riscoprire la vocazione autentica del teatro. Negli incontri settimanali si valorizzano gesti, oggetti, sguardi e parole, trovando lungo il percorso momenti “pubblici” che contribuiscono al superamento di ruoli quali quello del “malato”, garantendo un’opportunità di comunicazione, eliminando barriere e incomprensioni. Tra diversi spettacoli realizzati ricordiamo NO. A Story of Wall Street, ispirato a Bartleby the Scrivener of Wall Street di Melville (2005 Merano Teatro Puccini, Bolzano Teatro Studio, Bologna Accademia di Belle Arti, 2007 Festival Azioni Inclementi, Schio) e OZ ovvero nella Città di Smeraldo (2006-07), spettacolo installazione in episodi: I. Ci tocca... a volte II. Coraggio Saggezza Amore Libertà III. Omini di zucchero (2007 PSA Pergine Spettacolo Aperto, 2008 Manfiesta7 Biennale Europea di arte contemporanea) la performance Uova in camicia, “drammatizzazione” dell’utilizzo delle camicie di forza (2008 Convegno internazionaleSoteria e no restraint, Merano).
25 febbraio, ore 17 e ore 18 • Accademia di Belle Arti
LA TORRE (STAGIONI)
spettacolo in cinque quadri
dalle cosiddette Poesie dalla torre di Friedrich Hölderlin
regia di Nazario Zambaldi
ingresso libero fino a esaurimento posti
Spettacolo in cinque quadri I Estate (E poco sapere) II Veduta (Splendido splendente) III Le linee della vita (Era una notte) IV L’uomo V Cinque sorelle, ispirato agli ultimi trentasei anni di vita passati dal poeta romantico Hölderlin in una “torre”, pressoché in isolamento. Nel 1806 Hölderlin viene ricoverato nella clinica psichiatrica del professor Autenrieth a Tubinga, ma le sue condizioni non migliorano. Viene allora affidato alla famiglia del falegname Ernst Zimmer, nella cui casa il poeta trascorre il resto della sua vita; in una stanza all’ultimo piano, con una bellissima vista del fiume Neckar, per la sua forma circolare chiamata “la torre”. Presentato nel 2008 in anteprima presso il Castello Principesco di Merano e per La città dei matti al PSA Pergine Spettacolo Aperto, nell’ex Padiglione Perusini.
26 febbraio, ore 14 • MAMbo-Museo d’Arte Moderna di Bologna
CI TOCCA... A VOLTE
non-spettacolo per dodici attori e uno spettatore
regia di Nazario Zambaldi
ingresso libero fino a esaurimento posti
Lo spunto iniziale è offerto dalla difficoltà del contatto fisico nella quotidianità, in particolare in ambiente medico, nello specifico psichiatrico. In quella fase le attività del laboratorio si sono concentrate, attraverso un lavoro narrativo e corporeo, sulle mani e le loro possibilità espressive, comunicative, relazionali. La registrazione di racconti, composti attraverso sedute collettive di immaginazione guidata, ha creato suggestioni apprezzate prima di tutto dai partecipanti al laboratorio. La sintesi che si apre al pubblico al termine del percorso diviene spazio di accoglienza per lo spettatore, che, privato della sua fondamentale facoltà visiva, viene affidato alla cura degli attori, protagonisti delle narrazioni. Presentato nel 2007 per Roba da matti al PSA Pergine Spettacolo Aperto, nel 2008 a Trento per Madre Terra ai Parallel Events to Manifesta7.
26 febbraio • ore 21 • Laboratori DMS
LA LUCE DI DENTRO.
VIVA FRANCO BASAGLIA
testo di Gianni Fenzi (con inserti di Peppe Dell’Acqua,Darko Kuzma, Alda Merini, Claudio Misculin, Umberto Saba e Giuliano Scabia)
regia di Giuliano Scabia
in collaborazione con Claudio Misculin e Accademia della Follia
con Claudio Misculin, Valentina Sussi, Gabriele Palmano, Donatella di Gilio, Pino Feminiano, Darko Kuzma, Sabrina Nonne, Giuseppe Denti, Andrea Zelesnikar, Francesca Hagelskampf
La luce di dentro vede in scena Franco Basaglia insieme ad alcuni “matti”, a un narratore e a Marco Cavallo, il grande animale azzurro costruito nel 1973 nel manicomio appena preso in mano da Basaglia e dai suoi collaboratori durante una famosa e visionaria esperienza di teatro, poesia, pittura, scultura, musica, canto, ballo, chiacchiere, discussioni guidata da Giuliano Scabia e Vittorio Basaglia. Lo spettacolo racconta per flash la vicenda della discussione sulla follia e l’apertura e poi chiusura dei manicomi. Si riascolteranno molti dei canti liberi inventati nel 1973 con sorprese ed emozioni.
Giuliano Scabia, poeta drammaturgo narratore regista pedagogo, per più di trent’anni professore di Drammaturgia pratica al DAMS Università di Bologna. Ha accompagnato il superamento dell’istituto manicomiale a partire dal Marco Cavallo (1973), attraverso interventi diversi come Il Teatro Vagante a Barcola (1977), Cinghiali al limite del bosco (1985), Lettera ai cavalli di Trieste(1995), Il Drago di Montelupo incontra Marco Cavallo (2003), fino a oggi con La luce di dentro, una nuova riflessione sul rapporto fra male della mente, teatro, scrittura, mutamento e cura.
Accademia della Follia viene fondata da Claudio Misculin, artista, attore, regista nel 1992 a Rimini. La ricerca nasce all’interno dell’ex ospedale psichiatrico di Trieste nel periodo in cui le sue mura venivano abbattute da Franco Basaglia. Claudio Misculin si trova lì, in quel momento, a far parte del grande sogno; e da lì, da dentro, fonda il primo gruppo (1976), apre il primo teatro di matti e, insieme ad altri, partecipa alla costruzione di quella idea che poi diventerà la legge 180. È un progetto teatrale e culturale. Formato da attori a rischio, è un’esperienza singolare-universale. Qui il Teatro diventa terreno comune per agire la diversità e la sua trasformazione.
ORGANIZZAZIONE: teatri di silenzio - META